Giornata di formazione

Fare accoglienza: complessità e risorse di una professione

Il 18 novembre 2022 presso la Cittadella del Volontariato in Via degli Stadi a Cosenza, si terrà l’incontro a cura dell’associazione Approdi, Arci Cosenza e del Numero Verde Rifugiati dell’ARCI nell’ambito del progetto Here4U, con il supporto dell’UNICEF – Ufficio Europa Centrale e Asia Orientale

Nel quotidiano, il lavoro dell’accoglienza è soprattutto relazionale e implica spesso una grande esposizione e coinvolgimento da parte degli operatori a contatto con situazioni e persone in stato di grande vulnerabilità. Nel movimento costante tra diversi bisogni e aspettative reciproche, a cui non è sempre facile rispondere, si possono percepire le richieste della relazione e del contesto come maggiori rispetto alle risorse per fronteggiarle, vivendo anche una condizione di grande stress lavorativo che influisce sul benessere dei professionisti.

E’ quindi importante creare uno spazio collettivo di formazione che permetta di esplorare e condividere gli aspetti e le dinamiche relazionali quotidiane nel lavoro dell’accoglienza, così come le difficoltà e le risorse maturate dagli operatori nel loro percorso professionale. Si vogliono quindi esplorare diversi aspetti della relazione operatore-utente (incomprensioni reciproche, fiducia, dipendenza…) tramite un’attività laboratoriale basata sul capovolgimento dei ruoli. Si propone una metodologia di formazione che coinvolge diversi piani di esperienza (corporeo, emotivo e cognitivo). Lavorare infatti con il corpo, connettendo un’esperienza fisica in prima persona ad un piano emotivo, e, successivamente cognitivo (tramite l’elaborazione e riflessione in gruppo di quanto vissuto) permette ai partecipanti di esperire elementi difficilmente descrivibili col linguaggio verbale e razionale e di accedere a un linguaggio metaforico potente e immediato. Si vuole quindi favorire un processo di apprendimento profondo che parta dall’esperienza, che promuova i processi di empatia e ascolto attivo e permetta, tramite l’elaborazione e risignificazione in gruppo, di connettere quanto esperito a ciò che si affronta nella complessità del lavoro quotidiano.

Per quanto riguarda la formazione legale amministrativa occorre avere uno sguardo interdisciplinare nell’analisi del diritto al soggiorno del cittadino extracomunitario. Sebbene si tratti di una materia legale, le procedure amministrative e giuridiche richiedono un approccio integrale che comprenda sia l’orientamento giuridico, che l’orientamento psico- emotivo e socio-culturale. Tale necessità deriva dal forte impatto psico-sociale che il diritto al soggiorno ha sugli stranieri.

Occorre dare degli strumenti di analisi e intervento interdisciplinare che aiutino a migliorare la relazione di fiducia tra l’operatore, il beneficiario e le istituzioni con cui spesso si rapportano nella corsa verso l’autonomia e l’inserimento sociale. Gli operatori spesso si trovano nella trincea tra il beneficiario e l’apparato amministrativo. Subiscono in maniera indiretta, da una parte, le discriminazioni strutturali provocate dalle istituzioni nei confronti dei titolari di protezione internazionale e dei richiedenti asilo; e, dall’altra, sono il deposito emotivo delle frustrazioni constanti dei beneficiari a causa del mancato accesso ai diritti.

La giornata di formazione è gratuita e si terrà dalle 9:30 alle 13:00 con pausa pranzo fino alle 14:30; conclusione 16:30. 

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